Giovedì 29 Novembre. Milano, sede del Sole24Ore. Arrivo alle ore 9.15 circa e la hostess incaricata mi dice di recarmi presso l’auditorium perchè la Sala Collina è sovraffollata.
Bene. E’ un segno che finalmente il Social Media Marketing è ufficialmente entrato nella cultura italiana. O si spera.
Gli interventi sono stati interessanti e rapidi, per cui hanno consentito alla platea di intuire trends, sottolineare nozioni, avere conferma che la strada che si è intrapresa con tanta passione e con tanto sacrificio è quella giusta.
Per tutti i curiosi e semplicemente per chi si è perso l’evento, non disperate: di seguito vi riporto, secondo la mia prospettiva, i fatti e i concetti salienti della giornata. Di cosa si è parlato?
- Social Shopping: la possibilità, offerta dai social networks, di “fare shopping”, usufruendo di sconti e offerte. Un esempio? Facebook, che consente alle aziende di pubblicare sulla propria fanpage sconti e offerte ad hoc indirizzati ai fan.
- Radio e TV vs Social Networks: amici o nemici? Diciamo “colleghi”, nel senso che, proprio grazie ai tools dei social networks, diverse e note case radiofoniche e televisive hanno migliorato le loro performances. Come? Basti pensare che mediante la Social Media Gamification, SKY ha creato la possibilità, per l’utente, di essere il 4° giudice di X-Factor, utilizzando strumenti quali l’applausometro virtuale, il voting, l’esperienza del televoto via Facebook. Ancora: in merito al programma Cotto e Mangiato, Mediaset ha chiesto agli utenti ricette culinarie personali e, almeno una volta a settimana, la ricetta cucinata in diretta è quella di un utente, tanto che è stato scritto e pubblicato un libro che raccoglie solo le ricette dei fan del programma tv con tanto di foto profilo dell’utente estrapolata da Facebook.
- Web Monitoring e Web Analysis: sono fondamentali! E’ con piacere che ho sentito pronunciare queste parole (si tratta di attività in cui credo molto e che adoro svolgere). Prima di tutto è necessario ascoltare la rete, analizzarla, elaborare report e continuare a monitorarla. Facendo così, si può scoprire, come è stato evidenziato da Gianfranco Bozzetto di Mimesi e da Viviana Venneri di Blogmeter, che, per ogni fase di lancio di un nuovo prodotto, diversi sono le fonti web da utilizzare, poichè diverse sono le modalità di passaparola e coinvolgimento degli utenti. Mi spiego meglio: nella fase di lancio di un nuovo prodotto, è stato analizzato come i canali più utilizzati dagli utenti siano blog e forum; al momento del lancio, Facebook e Twitter; al momento della commercializzazione ha preso il sopravvento la stampa; nella fase post-commercializzazione Facebook è tornato ad essere padrone indiscusso delle conversazioni.
- Twitter Maps: grazie a Trendsmap, è possibile vedere quali sono i trends del momento discussi su Twitter, suddivisi per Paese. Davvero curioso! Ecco un assaggio: io ho selezionato “Italia” ed ecco tutte le mention che compaiono.
- Virtual Photo Walks: registrando un video mentre si fa qualcosa, si concede la possibilità all’utente di vivere quella situazione e provare le emozioni che si proverebbero dal vivo. Come non postare questo video?
- Il Digital in U.K.: interessante intervento di Mads Holmen sulla situazione nel Regno Unito. Il 48% degli utenti tra 18 e 34 anni apre Facebook non appena si alza dal letto, mentre il 28% apre Facebook appena sveglio, quando ancora è nel letto. Grande attenzione è rivolta ai VIDEO (aspetto che concerne anche l’Italia), elemento a forte viralità, anche per la caratteristica di poter essere inseriti sui social networks, sui blog, sui news sites. A proposito di video, Mads sottolinea come una ricerca abbia dimostrato che le persone che guardano un video e provano un sentimento o di felicità o di rabbia, sono quelle che guardano il video per più tempo e che commentano/condividono maggiormente.