Perché Facebook non è gratis

È ora di finirla: usare Facebook per promuovere il proprio business non è gratis. Ti spiego perché.

Stamattina, mentre stavo facendo colazione, sulla bacheca di Facebook mi è apparso un post di una signora, che abita nel mio piccolo paese d’origine, che si occupa di hobbistica e fai da te: creare bomboniere, composizioni e così via. Il post ritrae alcune sue bomboniere: questa signora è da un po’ che usa Facebook per mostrare le sue realizzazioni al pubblico, per lo più locale.

E fin qui, tutto ok.

Quello che mi colpisce è il commento di un’altra signora dello stesso paese, che si congratula con lei e le dice di continuare ad usare Facebook per mostrare i suoi prodotti perché é “un’ottima campagna pubblicitaria a costo zero“.

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La signora che ha scritto il commento la conosco di vista: è una donna in pensione che non si occupa certo di comunicazione e marketing online, quindi non sa, giustamente, come si usa davvero questo canale per fare business, ma ha voluto dare un consiglio utile ad un’amica, dicendo che Facebook è gratis perché l’accesso alla piattaforma lo è (in qualsiasi momento crei un account e puoi utilizzare il social nel giro di pochi secondi).

Commento davvero apprezzabile, ma, noi del settore, sappiamo che è decisamente errato dire che Facebook è gratis, quasi come a dire: “usate tutti Facebook per promuovervi, tanto è facile e gratis… che ci vuole!”.

Da qui sono partite alcune mie riflessioni e mi sono detta: “invece che tenerla per me, perché non scrivo un post sul blog, così condivido il mio pensiero con i miei lettori?”.

Facebook non è gratis. Ecco perché.

Richiede tempo.

Tempo per creare contenuti. Sappiamo tutti molto bene che non è vero che basta scattare una foto qualsiasi di un prodotto e pubblicarla; bisogna individuare la luce giusta, mettere in evidenza i dettagli, scegliere la giusta angolazione. Siamo sinceri!). Intanto che ci siamo, sfatiamo anche il mito secondo cui scrivere un post di poche righe su Facebook sia facile, banale e alla portata di tutti: proprio il saper raccontare una situazione, un’emozione, un fatto in pochi caratteri, in modo esaustivo ma efficace,  è una delle cose che richiede più impegno, capacità e tempo in assoluto. Non è per niente semplice comunicare bene con poche parole.

Tempo per rispondere a domande e commenti di chi ci segue sulla pagina.

Tempo per analizzare cosa fa la concorrenza.

Richiede risorse.

Mi riferisco a risorse sia in termini di energie/sforzi che di persone.

Se sono un artigiano e ho deciso di occuparmi della mia pagina Facebook per farmi pubblicità, so che una parte del mio tempo dovrò dedicarla al social, quindi saranno minuti o ore in cui non lavorerò al mio prodotto, ma alla costruzione della mia reputazione e della mia immagine aziendale. È pur sempre lavoro, prezioso direi, ma non è lavoro “pratico” di creazione del prodotto perché io artigiano non mi posso sdoppiare.

Certo, esiste sempre un’alternativa: avere una persona che segua la comunicazione online, ad esempio un consulente, ma ciò significa spendere soldi ovviamente, e quindi torniamo al punto di partenza: Facebook non può essere gratis.

Richiede advertising.

Ebbene sì, chi vuole usare Facebook per il business deve investire in Facebook Ads, altrimenti tutti gli sforzi per creare contenuti, rispondere alla community, pensare a nuove strategie da applicare saranno stati vani perché i post da organico (non sponsorizzati), verranno visti da pochissime persone.

Prendiamo proprio il caso della signora che realizza bomboniere: anche se lavora a livello locale, sarebbe impensabile non investire in Facebook Ads per raggiungere un target mirato. Le sue creazioni, che tra l’altro acquistano un valore importante visto che sono homemade, dovrebbero essere viste da uno specifico pubblico, come:

  • donne (difficilmente gli uomini si occupano di questi aspetti)
  • di un’età precisa
  • mamme, se le bomboniere sono per i figli appena nati
  • fidanzate, se sono per i futuri sposi
  • con precisi interessi
  • che abitano in zona (una persona di Milano non si farà mai 250 km per venire a vedere o acquistare una bomboniera)

Infine, un’ultima considerazione: se si usa Facebook a livello personale, non è automatico che lo si sappia usare anche a livello professionale, anzi, le due cose non combaciano quasi mai.

Un conto è utilizzare Facebook per motivi ludici, un conto per motivi di business.

Gestire la comunicazione di un’azienda o un brand su Facebook richiede competenze, anche tecniche, abilità di scrittura e capacità di analisi dei dati.