{"id":1302,"date":"2013-09-02T09:00:06","date_gmt":"2013-09-02T07:00:06","guid":{"rendered":"http:\/\/www.seobuzz.it\/?p=1302"},"modified":"2013-09-02T09:00:06","modified_gmt":"2013-09-02T07:00:06","slug":"linkedin-quando-usarlo-e-quando-no","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/valentinaturchetti.it\/2013\/09\/02\/linkedin-quando-usarlo-e-quando-no\/","title":{"rendered":"Linkedin: \u00e8 sempre efficace?"},"content":{"rendered":"
Anche grazie ad un corso di formazione che ho tenuto all’ufficio di Employer Branding di una grossa azienda nel settore della ristorazione, mi \u00e8 venuta voglia di scrivere e condividere con voi le mie idee in merito a Linkedin.<\/p>\n
Social Network molto interessante, Linkedin si sta facendo onore tra gli altri Social: vediamo qualche dato interessante.<\/p>\n
Overview<\/strong><\/p>\n Come rivela EconomiaWeb.it, negli ultimi tre mesi gli utenti sono cresciuti del 37% (e l’utile si aggira sui 3,7 milioni di dollari!) per un totale di 5,5 milioni di iscritti.<\/p>\n Utenti: dati anagrafici e geografici<\/strong><\/p>\n I Paesi che utilizzano maggiormente questo canale sono, in ordine:<\/p>\n – U.S.A.<\/p>\n – India<\/p>\n -U.K.<\/p>\n – Brasile<\/p>\n – Canada<\/p>\n – Francia<\/p>\n – Olanda<\/p>\n – Italia<\/p>\n – Australia<\/p>\n – Spagna<\/p>\n La maggior parte degli utenti \u00e8 costituita da uomini e l’et\u00e0 preponderante \u00e8 quella compresa tra i 25 e i 54 anni.<\/p>\n Profili<\/strong><\/p>\n Le aziende presenti sono soprattutto high-tech e finanza, mentre i ruoli professionali che dominano su Linkedin riguardano le vendite.<\/p>\n (Fonte: justsocial.com)<\/em><\/p>\n <\/p>\n Ora, la questione \u00e8: usare o non usare Linkedin per le aziende?<\/em><\/p>\n Beh, dipende certamente dagli obiettivi e dal mercato in cui opera l’impresa, ma, sicuramente bel B2B, credo sia uno dei canali vincenti.<\/p>\n Noto nella mia esperienza professionale quotidiana che Linkedin funziona molto bene, ad esempio, nel settore della sanit\u00e0, non tanto per la pagina\/vetrina (come la chiamo io, ovvero la pagina statica in cui l’azienda inserisce la propria descrizione, i propri prodotti e servizi e cos\u00ec via), ma per i GRUPPI<\/strong>. Un centro medico di cui gestisco la comunicazione online, infatti, riceve contatti e richieste di lavoro da parte di medici e specialisti del settore proprio grazie al gruppo creato su Linkedin (senza considerare il ritorno in termini di branding). Ecco, siamo nel B2B: mentre mi aspetto questo proliferare di contatti tra centro medico e specialista, non mi aspetto di certo una relazione tra centro medico e potenziale paziente\/cliente.<\/p>\n Rimango sempre convinta, almeno fino ad oggi, del fatto che Linkedin, in Italia, sia ancora confinato all’ambito delle risorse umane, del recruiting, dell’employer branding e dell’interazione\/contatti\/collaborazione tra professionisti di un determinato settore.<\/p>\n Voi cosa ne pensate? Volete condividere case history di successo Linkedin che vanno oltre il recruiting?<\/p>\n