{"id":2008,"date":"2015-04-28T17:28:24","date_gmt":"2015-04-28T15:28:24","guid":{"rendered":"http:\/\/www.seobuzz.it\/?p=2008"},"modified":"2015-04-28T17:28:24","modified_gmt":"2015-04-28T15:28:24","slug":"il-marketing-del-futuro-quali-cambiamenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/valentinaturchetti.it\/2015\/04\/28\/il-marketing-del-futuro-quali-cambiamenti\/","title":{"rendered":"Il Marketing del futuro: quali cambiamenti?"},"content":{"rendered":"

Di Marketing se ne parla ormai ogni giorno: il Marketing fa vendere? Quanto? Con quali tempi?<\/p>\n

Domande provocatorie le mie. Certo che il Marketing fa vendere! Se fatto bene… Alcuni sostengono che il Marketing tradizionale non abbia pi\u00f9 senso, che sia stato totalmente sorpassato dal Marketing digitale. Ovviamente io sono di parte, tifo per il Web Marketing, ma non mi trovo d’accordo con chi abolisce al 100% la componente tradizionale, perch\u00e8, per alcuni settori, per alcune aziende e per alcuni obiettivi, \u00e8 senz’altro efficace. Per “tradizionale” mi riferisco ad attivit\u00e0 su radio, magazine, TV. Va da s\u00e9, per\u00f2, che esso necessiti di una corretta integrazione con l’online: non si pu\u00f2 di certo ignorare la situazione odierna, dove \u00e8 il consumatore stesso, il prosumer,<\/em> a dare per scontata la presenza di un brand in rete…<\/p>\n

Oggi pi\u00f9 che mai si parla di Marketing Relazionale<\/strong>, sia offline che online: \u00e8 sufficiente pensare a tutte quelle forme di customer care e customer service che le aziende mettono in campo per soddisfare al meglio la propria clientela. Twitter e Facebook, nell’area digitale, rappresentano due canali comunicativi a forte impronta relazionale: poter rispondere ad una richiesta di un utente sui social network, fornire assistenza, soddisfarne una curiosit\u00e0 risulta una tecnica vincente sia per l’impresa, che riduce notevolmente i tempi di risposta, sia per il cliente, che ottiene ci\u00f2 di cui ha bisogno in tempi rapidi e mediante strumenti semplici ed efficaci.<\/p>\n

Proprio grazie ai social network, l’azienda \u00e8 in grado, se ha le spalle coperte da un pian strategico valido a tutti gli effetti, di creare engagement<\/em> all’interno della propria community, suscitando emozioni, incentivando il buzz tra gli utenti, comunicando valori in ottica storytelling.<\/strong><\/p>\n

Questo il presente. Ma come si evolver\u00e0 la situazione?<\/p>\n

Nessuno ha la sfera di cristallo, certo. Ma almeno possiamo ascoltare intuizioni di personaggi autorevoli del Marketing, come Philip Kotler<\/strong>, che concepisce il Marketing come:<\/p>\n

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  1. Co-creazione prodotto\/consumatore –> \u00e8 l’utente stesso che, insieme all’azienda, crea il prodotto<\/li>\n
  2. Tribalizzazione –> il consumatore preferisce dialogare con altri consumatori (forte word-of-mouth)<\/li>\n
  3. Caratterizzazione –>\u00a0le caratteristiche che un brand assumer\u00e0 nel percepito dei consumatori<\/li>\n<\/ol>\n

    Il 15 Maggio, a Milano, si terr\u00e0 il Philip Kotler Marketing Forum<\/strong>, un evento dedicato proprio al futuro del Marketing, durante il quale interverranno numerosi speaker del settore:\u00a0http:\/\/www.pkmf-italy.com\/<\/a><\/p>\n

    \"philip-kotler-marketing\"<\/a><\/p>\n

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