{"id":4673,"date":"2016-12-15T15:45:50","date_gmt":"2016-12-15T14:45:50","guid":{"rendered":"http:\/\/www.seobuzz.it\/?p=4673"},"modified":"2016-12-15T15:45:50","modified_gmt":"2016-12-15T14:45:50","slug":"facebook-master-day-trend-aggiornamenti-facebook","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/valentinaturchetti.it\/2016\/12\/15\/facebook-master-day-trend-aggiornamenti-facebook\/","title":{"rendered":"Facebook Master Day: newsfeed, pixel e pubblico personalizzato su Facebook"},"content":{"rendered":"

Luned\u00ec 12 dicembre ho partecipato al Facebook Master Day a Bologna, dove Veronica Gentili, Fabrizio Trentacosti, Francesco De Nobili e Miriam Torrente sono stati relatori di questa giornata dedicata a Facebook Marketing.<\/p>\n

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I principali fattori che determinano la portata di un post su Facebook<\/strong><\/h2>\n

Ad aprire l’evento \u00e8 stata la mitica Veronica Gentili<\/strong> di Glisco Marketing che ha innanzitutto sottolineato come il newsfeed<\/strong> tenda a scendere sempre pi\u00f9 perch\u00e8 le persone che condividono post sempre pi\u00f9 numerose ma lo spazio sul canale rimane il medesimo.
\n\"facebook-marketing\"<\/p>\n

A cosa prestare attenzione se si vuole migliorare la portata di un post?<\/strong><\/p>\n

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  1. l’affinit\u00e0<\/strong>: quanto l’utente ha interagito con la pagina<\/li>\n
  2. il peso<\/strong>: l’interazione che si \u00e8 creata attorno al post<\/li>\n
  3. il tempo<\/strong>: quanto \u00e8 recente il post<\/li>\n
  4. la tipologia di post<\/strong>: Facebook sa quali post ci piacciono di pi\u00f9<\/li>\n
  5. lo story bumping<\/strong>: un vecchio post, se ricondiviso e commentato dopo tanto tempo, riprende vita<\/li>\n
  6. tipo di device usato<\/strong>: ad esempio la velocit\u00e0 di connessione \u00e8 un fattore determinante<\/li>\n
  7. i feedback negativi<\/strong> (“nascondi per spam”, “non mi piace pi\u00f9” e cos\u00ec via)<\/li>\n
  8. i video<\/strong>: con essi la portata aumenta (ci\u00f2 vale solo per i video caricati direttamente sulla piattaforma, non per link da Youtube ad esempio)<\/li>\n
  9. il click-baiting<\/strong>, post spammosi, post riciclati incidono negativamente<\/li>\n
  10. i tag di altre pagine<\/strong>: positivo, danno pi\u00f9 visibilit\u00e0 alla pagina<\/li>\n
  11. i live video<\/strong>: sono visti fino a 3 volte in pi\u00f9 rispetto ai video normali. Il 30% del pubblico dei live vede i video non in real-time, ma successivamente (interessante analizzare gli insights)<\/li>\n
  12. il tempo speso sul post<\/strong>: tempo che passiamo a guardare il post in bacheca senza interagire. Pi\u00f9 il tempo \u00e8 elevato, pi\u00f9 la portata si alza<\/li>\n
  13. i post promozionali<\/strong> (con parole come “sconto” e “gratis”): hanno meno visibilit\u00e0<\/li>\n
  14. i post di amici<\/strong>: positivi<\/li>\n<\/ol>\n

    \"gestione-socialmedia\"<\/p>\n

    9\u00a0consigli utili per Facebook Ads<\/strong><\/h2>\n
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    1. i\u00a0pubblici personalizzati<\/strong> sono una miniera d’oro: convertono dalle 5 alle 10 volte in media in pi\u00f9 rispetto ad altri pubblici<\/li>\n
    2. personalizzare il messaggio<\/strong> in base al target<\/li>\n
    3. prestare attenzione al visual<\/strong>: ci deve essere un punto focale attrattivo di riferimento al brand (es. il logo) nelle immagini. Da evitare immagini confuse ovviamente<\/li>\n
    4. non fare troppi cambiamenti<\/strong> nella medesima campagna, piuttosto meglio crearne una ex-novo<\/li>\n
    5. attenzione all’effetto saturazione<\/strong>: frequenza troppo elevata<\/em><\/li>\n
    6. se tempo addietro una campagna era performante e ora non lo \u00e8 pi\u00f9, possono esserci due casi: o la frequenza \u00e8 troppo alta o c’\u00e8 duplicazione<\/strong><\/li>\n
    7. una persona pu\u00f2 vedere un’inserzione fino a massimo 2 volte<\/strong> al giorno; il fan la vede fino a massimo 4 volte al giorno<\/li>\n
    8. lookalike<\/strong> (pubblico simile): pu\u00f2 funzionare solo se la fonte di partenza \u00e8 buona o omogenea, perch\u00e8 crea il pubblico a partire dalle caratteristiche\u00a0diamo a Facebook<\/li>\n
    9. audience network<\/strong>: per le campagne a conversione e a clic a sito web questo posizionamento potrebbe non funzionare molto bene, generando un elevato numero di click ma poche conversioni<\/li>\n<\/ol>\n

      \"campagne-facebook\"<\/p>\n

      Fabrizio Trentacosti<\/strong>, invece, si \u00e8 focalizzato sul pixel di Facebook e i pubblici personalizzati.<\/p>\n

      Il Pixel di Facebook<\/h2>\n

      Due note da tenere sempre in considerazione:<\/p>\n

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      1. il pixel va inserito in tutto il sito web<\/strong> (in tutte le sue pagine); in pagine-chiave andr\u00f2 poi ad inserire la call-to-action che mi serve, ad esempio la conversione (la trovo in Facebook sotto la voce “azioni standard”). Poniamo che io voglia tracciare acquisti online, sceglier\u00f2, come azione standard, la pagina checkout<\/li>\n
      2. Facebook pixel helper<\/strong><\/a> \u00e8 un tool (estensione di Chrome) per verificare che il pixel sia installato correttamente<\/li>\n<\/ol>\n

        Una guida (in inglese) che pu\u00f2 tornare sempre utile \u00e8 Facebook BluePrint<\/a><\/p>\n

        \"retargeting-facebook\"<\/p>\n

        La giornata \u00e8 terminata con l’intervento di Francesco De Nobili<\/strong> sul content marketing, che, per riallacciarsi a Facebook Ads, ha ribadito come su Linkedin sia possibile scaricare in CSV tutte le e-mail dei collegamenti che si hanno e fare Facebook Ads con pubblico simile (soprattutto nel B2B), seguito da Miriam Torrente<\/strong>, che ha spiegato l’importanza del crisis management su Facebook.<\/p>\n

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